Incuriosito dalla Renault Zoe e dall’opportunità offerta dall’iniziativa Zoexperience, sono andato a provarla presso un concessionario, anche per guidare finalmente la mia prima auto elettrica. Per prima cosa vi dico subito che un auto elettrica si guida come un auto normale con il cambio automatico… questo per tutti quelli (come me) che magari pensano che l’auto elettrica sia radicalmente diversa da quella “normale” (alimentazione a parte). Come seconda cosa, sono rimasto particolarmente colpito dalla sincerità del venditore che mi ha spiegato bene il problema dell’autonomia, i consumi, ed altre importanti informazioni che non era sicuramente tenuto a darmi, ma che mi hanno dato una sensazione di “trasparenza” nella tentata vendita. Insomma in poche parole questo è quello che bisogna aspettarsi da un auto elettrica oggi. Detto questo parliamo della Zoe.
La Zoe rientra nella gamma delle berline compatte, lo spazio interno è piuttosto ampio e ben fatto. Anche se non si capisce bene dalle immagini, la Zoe ha 5 porte e non tre, le maniglie degli sportelli posteriori sono ben nascoste nel profilo della carrozzeria. Le rifiniture vi fanno sentire a vostro agio e hanno un sapore di “tecnologico”, il che non guasta visto che siamo a bordo di un auto elettrica che di tecnologia ne ha parecchia. Il primo particolare che mi ha lasciato un po’ perplesso è che il tradizionale cruscotto dell’auto che riporta tutte le informazioni come velocità, consumo, carburante e via dicendo, è particolarmente deserto. L’unica indicazione che viene data è la velocità di percorrenza e l’autonomia della batteria, il che va’ pure bene, abbastanza minimal, ma magari mi sarebbe piaciuto avere sott’occhio il consumo istantaneo (cioè se sto spingendo troppo l’acceleratore sacrificando la durata del mio viaggio), un indicatore più grande per l’autonomia e altre piccole informazioni che posso avere sul display laterale (R-Link), ma che mi costringono a distogliere l’attenzione dalla guida per troppo tempo per recuperare le informazioni di cui ho bisogno. L’accelerazione di questa piccola auto elettrica è molto buona, se si spinge a fondo sembra di stare su un auto sportiva, questo grazie alla coppia tipica dei motori elettrici disponibile da subito, se si vuole avere un andatura tranquilla e rilassata è sufficiente dosare con garbo l’acceleratore. Non vi parlo del pannello di controllo touch, perché non ho avuto il tempo di giocarci abbastanza, dal primo impatto sembra avere un sacco di informazioni da darci.
La ricarica invece è il punto dolente. Per rifornire di energia elettrica la Zoe bisogna installare presso il proprio domicilio una colonnina o box di trasformazione della corrente che ha il costo di circa 1.000 €. Il che non sarebbe poi tutta questa spesa, il problema vero è quello che la vostra mobilità sarà ridotta a posti dove ci sono delle colonnine di ricarica e quindi per esempio non potrete passare un weekend dai vostri amici in montagna o al mare, senza colonnina non potrete allontanarvi più di 70/80 km da casa, questa è una grande limitazione. L’autonomia della Zoe è dichiarata da Renault in 200 km, ma il rivenditore mi ha detto che siamo intorno ai 150/160 km effettivi, dipende anche dalle condizioni metereologiche (caldo o freddo) che variano le performance delle batterie e dallo stile di guida. Peccato, perché altre auto elettriche, tipo la Nissan Leaf o la Tesla X hanno la possibilità di ricaricarsi anche da una comune presa di corrente (anche se con lunghi tempi).
Altro punto dolente il prezzo, 21.000 € per un berlina non sono pochi, a molto meno si può acquistare una vettura come la Mégane (16.000 €) o un SUV come il Koleos a 23.000 €, quindi su questo si dovrebbero avere maggiori incentivi dallo stato oppure le case costruttrici dovrebbero lavorare su una politica di prezzi più aggressiva. Peccato perché come auto non è male, la linea è molto accattivante e me la sarei acquistata volentieri.