Che cos’è il pedelec o bicicletta a pedalata assistita? In molti ce lo siamo chiesto, non trovando sempre una risposta chiara e precisa. Ci proviamo noi a darvela 🙂
Il termine pedelec, derivante dal neologismo inglese Pedal Electric Cycle, è una bicicletta dotata di motore elettrico, che si accende (quindi fornendo assistenza) solamente se accompagnato dalla forza del ciclista quando pedala (da questo la definizione di pedalata assistita). Quindi una pedelec, non è una bicicletta completamente motorizzata, ma un assistenza alla forza esercitata sui pedali, tale assistenza viene erogata, solamente in base ad alcune condizioni (appunto quando si pedala e non oltre il 25 km/h), che la differenziano dagli altri mezzi totalmente elettrici.
In Italia il pedelec, viene denominato bicicletta a pedalata assistita (EPAC Electric pedal assisted cycle), e rappresenta un mezzo a metà strada tra un ciclomotore ed una bicicletta tradizionale, anche se di essa mantiene spesso tutte le caratteristiche estetiche e legislative.
Distinzioni e caratteristiche
Le pedelec, si distinguono tra di loro per la differenza dei sensori che sono montati per misurare la velocità e la forza esercitata sui pedali ed anche i motori. Il motore, ovviamente fornisce la sua potenza, regolata da un selettore di velocità, solamente quando avverte un movimento dei pedali. La posizione del motore (di piccole dimensioni), può variare per esigenze estetiche o funzionali, in base alle scelte effettuate dal costruttore. Solitamente viene collegato direttamente alla ruota anteriore o posteriore (sul mozzo), oppure appena sotto la parte centrale dove sono i pedali. La batteria, può essere collocata sul portapacchi posteriore, nella parte centrale del telaio o all’interno di esso, in caso di biciclette a pedalata assistita più evolute e raffinate. Conclude l’allestimento standard di una bicicletta a pedalata assistita, un selettore a display led o lcd, posto sul manubrio, che consente di verificare la carica della batteria, selezionare il tipo di andatura e fornisce varie informazioni a seconda del modello montato.
L’autonomia di una bicicletta a pedalata assistita, dipende da molteplici fattori:
–lo stile di guida, un andatura costante e regolare, consente di avere un consumo minore della batteria, rispetto ad un andatura disomogenea.
– le condizioni del terreno, ovviamente utilizzare una pedelec in pianura o in salita, ha delle notevoli differenze, lo stesso vale per situazioni con o senza vento, insomma qualsiasi tipologia di aumento di attrito, compreso il tipo di terreno sul quale si sta’ pedalando (asfalto, sterrato, sabbia, etc), può condizionare la durata della batteria e quindi la sua autonomia.
– la modalità di assistenza selezionata, solitamente le biciclette a pedalata assistita, hanno diverse modalità di assistenza, in base a quale viene selezionata, si può prolungare o meno la durata della batteria.
– la tipologia della batteria condiziona anch’essa l’autonomia della pedalata assistita, esistono diverse capacità e tipologie di batterie (piombo e litio). La capacità di una batteria è espressa in Wh (es. 400Wh), maggiore è il numero di Wh e maggiore autonomia (a parità di motore) potrete avere.
– Altri fattori che condizionano la durata della batteria di bicicletta a pedalata assistita, possono essere dovuti alla condizione tecnica della bicicletta (pressione delle ruote, freni struscianti sul cerchione, attriti eccessivi, etc etc). La temperatura può incidere sulle performance di una batteria, per esempio il freddo ne diminuisce la capacità fino al 20%. Il peso è un fattore fondamentale nella durata di una batteria, se una bicicletta deve portare 100 kg o 50 kg, sicuramente farà più fatica e dovrà impegnare più energia.
Legislazione italiana in merito alle biciclette a pedalata assistita
La direttiva europea 2002/24/CE (articolo 1, punto h), recepita in Italia dal Min. delle Infrastrutture e dei trasporti, definisce la bicicletta a pedalata assistita, come una bicicletta dotata di motore elettrico ausiliario con una potenza massima di 0,25 kW (250 watt), con l’alimentazione del motore interrotta progressivamente al raggiungimento dei 25 km/h durante la pedalata e totalmente interrotta se il ciclista smette di pedalare. I veicoli che soddisfano i sopracitati requisiti, sono considerati a tutti gli effetti biciclette e quindi non sono sottoposti a omologazione, utilizzo di assicurazione, targhe ed utilizzo del casco come i ciclomotori.
Quindi attenzione in fase di acquisto a cosa comprate. Spesso vengono vendute ebike di produzione estera, che non hanno l’interruzione della pedalata assistita quando il ciclista smette di pedalare. Tali mezzi, vengono visti dalla legge italiana, come ciclomotori e quindi necessitano di targa, assicurazione e casco omologato. In caso di controlli, più frequenti di quanto crediate, potreste passare dei seri guai.
Nella foto una UMB-3 in versione crossover
[…] garantiscono un autonomia che varia dai 70 ai 75 km di percorrenza con una velocità massima (per legge) di 25 km/h. Le principali differenze tra i tre modelli, sono da ricercare […]